Abstract
Ignazio Cazzaniga (1911-1974), per molti anni Professore di Letteratura Latina all’Università degli Studi di Milano, durante la Seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu fatto prigioniero dai Tedeschi a Rodi, e trasferito in Germania, al campo di prigionia di Sandbostel, insieme con migliaia di ufficiali e soldati italiani. L’articolo traduce e commenta un carme latino da lui composto in quel luogo, come piccolo esempio della ricca vita culturale e intellettuale che fu mantenuta con intensa volontà dai prigionieri italiani, nonostante la fame, le malattie, le umiliazioni che subirono in quella terribile situazione.