Regole e procedure: la teoria dell'argomentazione giuridica di Robert Alexy

Teoria Del Diritto E Dello Stato 2:443.-455 (2009)
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Abstract

Alexy intende fornire un criterio di individuazione di cosa sia razionale, ma soprattutto di cosa non possa rientrare in una tale definizione nel ragionamento giuridico. La razionalità cui si riferisce l'autore può essere identificata con la ragion pratica di Kant, per quanto concerne il discorso pratico, alla quale si associano le esigenze della specifica razionalità giuridica, come nel caso della “dogmatica” così definita da Alexy, che si propone dichiaratamente di formulare una teoria procedurale del discorso giuridico inteso come caso particolare del discorso pratico, procedendo ad un'attenta analisi delle dottrine filosofiche, in special modo della filosofia tedesca, spaziando dal pensiero aristotelico alla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, comprendendo i più recenti sviluppi della filosofia giuridica e di teorie critiche della società e della comunicazione come quelle di Habermas. La natura del discorso giuridico, secondo Alexy, è contrattuale, fondata sull'accordo tra i parlanti. Alexy si pone la questione della razionalità del discorso giuridico, delle argomentazioni, nell'ambito di un qualsiasi ordinamento giuridico positivo. Elementi centrali del discorso giuridico sono, per Alexy, la pretesa di correttezza (che costituisce il punto di saldatura tra diritto e morale) e il principio di universalizzabilità. La pretesa di correttezza è il nodo da cui si sviluppa la posizione non positivista dell'autore, introducendo la possibilità di una verifica, non solo formale, del discorso giuridico. Da un lato la correttezza comporta l’osservanza formale di un ordinamento vigente, dall'altro si eleva al di sopra di ogni particolare diritto positivo. Il principio di universalizzabilità ripropone l'approccio morale kantiano come istanza di controllo, anche nell’analisi del discorso giuridico. Le regole definite da Alexy, a dispetto della natura procedurale della sua teoria, non si limitano solo alla struttura formale e logica del linguaggio, ma comprendono anche condizioni e comportamenti di natura esterna alla sola analisi filosofica del linguaggio. Le regole individuate da Alexy si dividono essenzialmente in due principali categorie: la prima concernente il discorso pratico generale, la seconda riguarda invece il discorso pratico giuridico, inteso come caso particolare del primo.

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Massimo Mancini
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