Abstract
La cura della salute è un fenomeno originario e insieme una necessità fondamentale, dinamica e non trascurabile della vita, dell’esistenza e dell’esperienza personale e comunitaria di ogni essere umano. La primarietà ontologica della cura, evidenziata anche negli studi filosofici più recenti dedicati alle pratiche dell’aver cura, richiama infatti, attraverso la dimensione co-esistentiva dell’essere insieme nel mondo l’uno con l’altro e l’uno per l’altro, alla stessa primarietà etica e al contempo politica della cura nel naturale e positivo sviluppo della struttura relazionale personale e dell’esistenza condivisa. Si tratta di un processo di rilevazione e conseguente impegno nel favorire oggi concretamente percorsi di cura e umanizzazione della pratica medica e sanitaria, sia quotidiana che straordinaria, nonostante molteplici limiti e complessità rintracciabili nelle stesse pratiche contemporanee dell’aver cura, esemplificativamente ricercati e identificati in alcuni recenti lavori internazionali dal carattere necessariamente interdisciplinare. È significativo, infatti, che in alcuni rilevanti documenti circa gli sviluppi di una delle principali frontiere contemporanee dell’aver cura, come quella costituita dal processo di realizzazione, sviluppo, diffusione e promozione locale, nazionale e internazionale delle reti di cure palliative, vengano ad essere centralmente ricercati, identificati e positivamente ri-evidenziati i principali limiti, gli ostacoli e le barriere attualmente riscontrabili nello sviluppo delle reti di cure palliative; oltre alla messa in evidenza di una sempre positiva e necessaria opportunità di gettare lo sguardo verso il futuro e gli orizzonti di sviluppo della presa in carico globale della persona sofferente nelle varie fasi della malattia e in condizioni di estrema vulnerabilità percepita e vissuta.